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Finally (re)graduated!

Un altro traguardo è stato raggiunto. Sono passati tre anni dalla mia prima laurea ed è incredibile quanto io sia cambiata. A stento riconosco la ragazza che ero, gli interessi che avevo e le paure che mi spaventavano. Gli amori di quel tempo li ricordo sorridendo, perché nel bene o nel male mi hanno dato qualcosa di prezioso: chi sono oggi. Chiudo la mia carriera universitaria con il massimo dei voti (e tanti chili in meno!), circondata da vecchi amici, da nuovi incontri e da pochi parenti veri. Nonostante questi ultimi due mesi siano stati terribili, fra preparativi, colloqui e tesi, sono fiera di aver vissuto nel migliore dei modi quel momento, il mio momento. In ogni caso, ho ritrovato me stessa. Ieri, oggi e domani...sono io.

Tempo di bilanci

E finalmente il 2016 é andato! Non so cosa aspettarmi dal 2017, probabilmente é lui che si aspetta qualcosa da me. Piuttosto che stilare una serie di impegni che manterrò o meno preferisco guardarmi un attimo indietro, per prendere meglio la rincorsa e  lanciarmi energica nell'anno nuovo. Non voglio limitarmi a fare un bilancio del 2016, ma un bilancio di questi anni passati lontano dalla mia famiglia, con pochi o nessun amico, zero zii, nonni o cugini. Solo una massa informe di poche presenze e tante scuse. Lascio le bugie del mio ex, i coinquilini maleducati, i lavori scadenti e sottopagati, lo stress degli esami, i messaggi senza risposta, le amiche che ho perso. Tengo sicuramente i baci appassionati, le notti in compagnia, la speranza per il futuro. lo strano ottimismo che da un po' mi ha pervasa, la danza, la semplicità dei momenti da sola a casa, le risate con le mie poche amiche fidate, la mia libertà. Guardo ai prossimi mesi con il ...

Sto cambiando pelle

La vedo: la luce alla fine del tunnel, la boa all'orizzonte, l'oasi nel deserto. Finalmente vedo la fine di questo percorso, un ciclo lungo e doloroso che sta per chiudersi. A tre mesi dalla laurea, tutto inizia a farsi più nitido. Solo due mesi fa ero così confusa e spaventata, volevo fare mille cose insieme: l'ultimo esame, trovare lavoro, scrivere la tesi, cercare casa nuova.  Ho capito che stavo sbagliando metodo solo dopo aver avuto un crollo di nervi. Mi sentivo fragile, indecisa e pronta a mollare tutto. Non era da me. Non ero io. Ho capito che tutti i grandi percorsi della storia sono iniziati con un piccolo, solo passo in avanti: non con dei salti nel vuoto, non correndo disperatamente verso non si sa cosa...  Solo un passo. Così ho concluso la mia carriera universitaria, consapevole di aver fatto la scelta sbagliata, di aver dedicato due anni a qualcosa che non mi piaceva affatto, ma che ormai costituiva il passato, era inutile starci troppo male. ...

Is this love?

Ancora una volta, io, la Carrie Bradshaw barese, sono stata delusa dall'amore. La tecnologia fa sembrare tutto facile, scorrevole, in tempo reale. Se mi contatta, gli piaccio. Se non mi risponde, non mi vuole sentire. Uno ci mette un po' a capire le regole del gioco, delle spunte, dei visualizzato, ma alla fine ci arrivi. Sento un tale, o meglio lui rispunta dopo mesi. Si è trasferito in una città che amo e che nemmeno questo sgradevole episodio mi ha fatto odiare: FIRENZE. Bene, si rifà vivo, io sinceramente sono titubante ... (perché dopo 6 mesi? perchè a chilometri di distanza?) Decido, dopo alcune settimane di messaggini e messaggetti di andare a trovarlo. Rischiosissimo, starete pensando. Effettivamente avevo un piano B, o meglio, lui era il mio piano B, il piano A prevedeva la ricerca (inconcludente) di lavoro in quella zona. Non la porto per le lunghe: gli dico che sono in città, che riparto la sera stessa e lui mi dice di aver già preso impegni e che l...

La libertà di parola

Da qualche giorno sono particolarmente pensierosa. Sicuramente influenzata dagli eventi che stanno toccando in modo più o meno violento il mondo intero, mi preoccupa come tutto ciò venga trattato e gestito dai media, dai politici che dovrebbero fare qualcosa di concreto e non solo dare condoglianze, da noi, esperti d'ignoranza. Mi chiedo cosa sia meglio fare... Ignorare? Parlare d'altro? Gridare? Protestare? A nessuno piace sentire ogni giorno di morti, attentati, paura, catastrofi, d'altro canto c'è chi, lontano dalla nostra realtà, vive questo mondo funereo da sempre. Senza commentare. Senza gridare. Nel silenzio rotto dal pianto. Bene anch'io preferisco restare in silenzio, per rispetto, perché non so cosa sta succedendo, perché il dolore merita silenzio e non frasi fatte e vuote. Bisognerebbe tutelare la libertà di silenzio più che di parola in questi giorni. Invece no, i media non fanno che spingerci a commentare, a dire la no...

Goodbye Prince

Un sabato uggioso copre Bari, non sono di molte parole stamattina. Voglio solo dedicare qualche minuto del mio tempo ad omaggiare una figura, un personaggio, che è stato protagonista insieme a tanti altri Miti, della passione che ha accompagnato la mia crescita: la danza. Non basta una sola hit per descriverlo. Non basta un solo outfit per caratterizzarlo. Per me resterai sempre il solo, l'unico Principe.

La dai via?

Post polemico. Mi è capitato di leggere, nello scroll della bacheca di Facebook, un meme che recitava: "Quando lei la dà via come il pane,  ma tu sei celiaco..." [...] Premesso che a toccare il fondo non ci voglia niente, questa veramente mi ha lasciato interdetta. E poi incazzata. Ci ho pensato su, cercando di calmare le urla nella mia testa. Ok è una battuta e io non ho senso dell'umorismo ma mi chiedo... Quando è giusto darla via ? Chi lo decide? Qual è il contrario di darla via? Tenersela ? Proviamo a rispondere con ordine. 1. Non credo sia una questione di etica sinceramente. Ovunque il mondo ci dice di aspettare, di non vendersi al primo bel faccino, di tirarcela in poche parole. Certo, è sbagliato considerare le nostre parti basse come l'ultimo vestito a saldo taglia M di H&M, ma non bisogna nemmeno fare voto di castità alla Lady Marian! La verità è sempre nel mezzo ... letteralmente! La carne è carne, anche se magari sarebbe...