Post polemico.
Mi è capitato di leggere, nello scroll della bacheca di Facebook, un meme che recitava:
"Quando lei la dà via come il pane,
ma tu sei celiaco..."
[...]
Premesso che a toccare il fondo non ci voglia niente, questa veramente mi ha lasciato interdetta.
E poi incazzata.
Ci ho pensato su, cercando di calmare le urla nella mia testa.
Ok è una battuta e io non ho senso dell'umorismo ma mi chiedo...
Quando è giusto darla via?
Chi lo decide?
Qual è il contrario di darla via? Tenersela?
Proviamo a rispondere con ordine.
1. Non credo sia una questione di etica sinceramente. Ovunque il mondo ci dice di aspettare, di non vendersi al primo bel faccino, di tirarcela in poche parole. Certo, è sbagliato considerare le nostre parti basse come l'ultimo vestito a saldo taglia M di H&M, ma non bisogna nemmeno fare voto di castità alla Lady Marian!
La verità è sempre nel mezzo... letteralmente! La carne è carne, anche se magari sarebbe meglio cercare di trattenere gli istinti primordiali, almeno al primo appuntamento.
(NdA: personalmente, non è che aspettando tre appuntamenti sia cambiata di molto la situazione eh.)
2. Chi decide quando e se darla via?
Facile. Gli altri.
Questi misteriosi individui dall'identità ignota, pronti a deriderci al primo outfit sbagliato e a riempirci di like al primo post su Tina Cipollari.
Chi sono?
Il vicino di casa maleducato, la professoressa isterica, il compagno di banco nerd, la Chiesa, la società, Carla Gozzi ed Enzo Miccio.
Inutile combatterli.
"What doesn't kill you makes you stronger",
c'est à dire: ignorali e vai avanti,
tanto qualsiasi cosa tu faccia,
per loro sarà sempre sbagliata.
3. Siamo all'apice del nostro studio. Il punto di svolta. Il codice da Vinci.
Se alcune di noi pare siano molto abili nel gioco del boomerang sessuale, dello yo-yo della Yole, del Pussy Friday e così via, ci sarà qualcun altro che si salva da questa ecatombe? C'è qualcuno abile nel conservarla in ottimo stato, nel venderla su Ebay spacciandola per nuova, nel metterla sotto sale o sottaceto? Sono sicura di sì. Sicuramente ci sarà chi pensa di finire nel Lago Ghiacciato dantesco al solo contatto visivo con il partner in questione, a cui, per la cronaca, va il mio pensiero.
Effettivamente, stavo proprio pensando che per l'uomo, ancora una volta, il problema non sussiste. Lui dà sempre. Con tanto di cori da stadio dei suoi amici.
Basta davvero poco per cambiare prospettiva, non credete? :)
Mi è capitato di leggere, nello scroll della bacheca di Facebook, un meme che recitava:
"Quando lei la dà via come il pane,
ma tu sei celiaco..."
[...]
Premesso che a toccare il fondo non ci voglia niente, questa veramente mi ha lasciato interdetta.
E poi incazzata.
Ci ho pensato su, cercando di calmare le urla nella mia testa.
Ok è una battuta e io non ho senso dell'umorismo ma mi chiedo...
Quando è giusto darla via?
Chi lo decide?
Qual è il contrario di darla via? Tenersela?
Proviamo a rispondere con ordine.
1. Non credo sia una questione di etica sinceramente. Ovunque il mondo ci dice di aspettare, di non vendersi al primo bel faccino, di tirarcela in poche parole. Certo, è sbagliato considerare le nostre parti basse come l'ultimo vestito a saldo taglia M di H&M, ma non bisogna nemmeno fare voto di castità alla Lady Marian!
La verità è sempre nel mezzo... letteralmente! La carne è carne, anche se magari sarebbe meglio cercare di trattenere gli istinti primordiali, almeno al primo appuntamento.
(NdA: personalmente, non è che aspettando tre appuntamenti sia cambiata di molto la situazione eh.)
2. Chi decide quando e se darla via?
Facile. Gli altri.
Questi misteriosi individui dall'identità ignota, pronti a deriderci al primo outfit sbagliato e a riempirci di like al primo post su Tina Cipollari.
Chi sono?
Il vicino di casa maleducato, la professoressa isterica, il compagno di banco nerd, la Chiesa, la società, Carla Gozzi ed Enzo Miccio.
Inutile combatterli.
"What doesn't kill you makes you stronger",
c'est à dire: ignorali e vai avanti,
tanto qualsiasi cosa tu faccia,
per loro sarà sempre sbagliata.
3. Siamo all'apice del nostro studio. Il punto di svolta. Il codice da Vinci.
Se alcune di noi pare siano molto abili nel gioco del boomerang sessuale, dello yo-yo della Yole, del Pussy Friday e così via, ci sarà qualcun altro che si salva da questa ecatombe? C'è qualcuno abile nel conservarla in ottimo stato, nel venderla su Ebay spacciandola per nuova, nel metterla sotto sale o sottaceto? Sono sicura di sì. Sicuramente ci sarà chi pensa di finire nel Lago Ghiacciato dantesco al solo contatto visivo con il partner in questione, a cui, per la cronaca, va il mio pensiero.
Effettivamente, stavo proprio pensando che per l'uomo, ancora una volta, il problema non sussiste. Lui dà sempre. Con tanto di cori da stadio dei suoi amici.
Commenti
Posta un commento