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Io penso troppo

Generalmente riconosco con non poche difficoltà i miei difetti
e ho deciso di avere un blog mio proprio per 
trovare il modo di aprirmi.
Può sembrare assurdo, ma preferisco parlarne a gente che non conosco
piuttosto che ai miei amici, o meglio conoscenti,
dato che di amiche ne ho poche e ne vado fiera,
e,
purtroppo per loro,
ogni volta che le vedo le costringo a subirsi tutte le mie crisi.
Tornando al titolo... allora.
Stasera sarei dovuta andare ad un party.
Premetto che non esco da...mmm...diciamo settembre - ottobre.
Perchè non esco?
Per svariati motivi:
ho un caratteraccio, tendo a cercare comitive in cui sentirmi a mio agio,
ma fin'ora... solo colpiti e affondati;
le mie vere amiche sono di fuori città, fidanzate e quindi non disponibili;
ma fondamentalmente il motivo per il quale non esco è uno:
risparmio.
Ora penserete "Eh la miseria, ma non saranno 10 € a cambiarti la vita",
però devo ammettere che nel tempo, lavorando da quando avevo 15 anni,
ho imparato a dare un certo valore anche a quei 10 €,
in più tutto 'sto risparmio è finalizzato a qualcosa, qualcosa d'importante
ma che mi sta facendo patire.
Diciamo solo che è una "fase di sacrificio" e quindi mi tocca stringere denti, chiappe e portafoglio.


Insomma c'è un progetto in ballo, i soldi da spendere sono tanti e non mi piace vedere i miei genitori
che si spaccano la schiena,senza fare nulla in cambio.
E' sempre stato cosi, sin da quando ero piccola.
E credo sia uno dei motivi che mi spinge a fare tutto al 100 %, dallo studio, al lavoro, in casa. Tutto.
Ovviamente tenendo a mente i limiti, per non perdere del tutto la testa.
Io lo so che non dovrei farmi troppi problemi,
dovrei godermi la vita,
ma come faccio?
O meglio come fanno le ragazze della mia età
ad andare a ballare ogni settimana,
a comprare solo vestiario di marca,
ad uscire da un parrucchiere ed entrare in una salone di bellezza,
senza degnare di uno sguardo i genitori e ringraziarli per ciò che fanno e hanno sempre fatto?
Immagino che leggendo sia chiario quanto io rispetti i miei genitori,
nonostante l'educazione alla "pugno di ferro" che ho avuto,
riconosco che mi hanno aiutato a crescere,
mi hanno insegnato a dare valore alle persone, agli oggetti,
però so benissimo che un giorno non potrò usare la "scusa"
di dover aiutare i miei
e dovrò vivere la mia,di vita.
Devo ammetterlo, un po' ho paura del giudizio della gente,
che in me vede
da un lato la voglia di lasciare tutto,
responsabilità, problemi, tesi, allenamento massacrante,
vede la ricerca della libertà,
schifosamente bella,
poi c'è l'altro lato,
quello della studentesa modello
casa - lavoro,
il lato delle responsabilità.
Qual è il punto?
Credo di essere ancora piccola per poter dire di aver "sprecato" la mia gioventù
di non aver mai osato
di non aver mai amato
però chiudo gli occhi e immagino una vita diversa:
spero solo che 
nella vita vera
chi semina...raccoglie.




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