Siamo alle solite.
Dopo la mediocrità, ciò che più mi fa perdere il controllo sono le moine.
What's a "moina"?
Bene... in gergo, con tale termine, si vuole indicare una serie di comportamenti, espressioni, suoni e atteggiamenti, di una ragazza/donna, la quale tende a marcare il proprio esser femmina, al fine di attirare l'attenzione del maschio. Che puntualmente ci casca.
Pensandoci, effettivamente mi rendo conto che non so se mi fa più incazzare come queste si autosbeffeggiano, o meglio, sbeffeggiano la Femminilità (che Dio la benedica.) o se invece è proprio la controparte maschile che più mi da ai nervi, perché, dopo secoli e secoli, continua a cadere nella famosissima trappola "delle sirene".
Si, sono cinica, esasperata, ripetitiva e poco tollerante. Lo ammetto.
Tuttavia le moine, io, non le ho mai fatte. Nemmeno per avere mezzo voto in più a scuola. Zero.
Analizziamo alcune delle loro caratteristiche:
- Il ditino intorno al ricciolo : un must. Liscia o riccia che sia, non può non giocare con i propri capelli, con quel fare da lolita uscita male.
- La risata. Qui abbiamo la variante: chiassosa (per attirare l'attenzione, magari anche della signora del quinto piano) o "alla francese" (accompagnata da un tocco leggero verso l'esemplare maschile di turno e seguita da un "che scemo!").
- La finta ubriacatura: il top del top. E' qui che si vede la "qualità", la moina d.o.c. , quella che la distingue dal semplice flirt. Sintomi? Camminata traballante, voce volutamente acuta, qualche caduta qua e là, reggiseno/seno in vista, incapacità nell'essere credibili. No comment a tutto ciò.
Concludo con un pensiero a tutte quelle donne violentate, malmenate, che hanno sofferto e continuano a soffrire, alle donne costrette a prostituirsi per vivere, a coloro che hanno lottato per i propri diritti, a coloro che credono che essere Donna non abbia nulla a che fare con lo scempio sopra citato. Buona serata a voi, Donne.
Dopo la mediocrità, ciò che più mi fa perdere il controllo sono le moine.
What's a "moina"?
Bene... in gergo, con tale termine, si vuole indicare una serie di comportamenti, espressioni, suoni e atteggiamenti, di una ragazza/donna, la quale tende a marcare il proprio esser femmina, al fine di attirare l'attenzione del maschio. Che puntualmente ci casca.
Pensandoci, effettivamente mi rendo conto che non so se mi fa più incazzare come queste si autosbeffeggiano, o meglio, sbeffeggiano la Femminilità (che Dio la benedica.) o se invece è proprio la controparte maschile che più mi da ai nervi, perché, dopo secoli e secoli, continua a cadere nella famosissima trappola "delle sirene".
Si, sono cinica, esasperata, ripetitiva e poco tollerante. Lo ammetto.
Tuttavia le moine, io, non le ho mai fatte. Nemmeno per avere mezzo voto in più a scuola. Zero.
Analizziamo alcune delle loro caratteristiche:
- Il ditino intorno al ricciolo : un must. Liscia o riccia che sia, non può non giocare con i propri capelli, con quel fare da lolita uscita male.
- La risata. Qui abbiamo la variante: chiassosa (per attirare l'attenzione, magari anche della signora del quinto piano) o "alla francese" (accompagnata da un tocco leggero verso l'esemplare maschile di turno e seguita da un "che scemo!").
- La finta ubriacatura: il top del top. E' qui che si vede la "qualità", la moina d.o.c. , quella che la distingue dal semplice flirt. Sintomi? Camminata traballante, voce volutamente acuta, qualche caduta qua e là, reggiseno/seno in vista, incapacità nell'essere credibili. No comment a tutto ciò.
Concludo con un pensiero a tutte quelle donne violentate, malmenate, che hanno sofferto e continuano a soffrire, alle donne costrette a prostituirsi per vivere, a coloro che hanno lottato per i propri diritti, a coloro che credono che essere Donna non abbia nulla a che fare con lo scempio sopra citato. Buona serata a voi, Donne.
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