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Anche il silenzio può fare rumore

Silenzio.
Mi serve,
dopo tre giorni di rumore, 
dal fastidioso ronzio delle zanzare
alla regolare frequenza di singhiozzi di chi piange.
Come un predatore in una battuta di caccia
ho avvertito anche i suoni più impercettibili,
più insospettabili,
quelli che ti distraggono dall'obiettivo.
Devo recuperare un po' di sonno...
Ne ho perso parecchio.
Anche per il frastuono dei miei pensieri 
nella testa,
nelle orecchie.
Che fastidio!
Se senti un odore che ti da la nausea, ti tappi il naso.
Se non hai voglia di parlare, serri le labbra.
Se i tuoi occhi sono stanchi di ciò che vedono, si chiudono dolcemente.
Con l'udito è diverso...
Più cerchi di isolarti e più i suoni si amplificano.
Bella fregatura.
Penso che il silenzio faccia del bene.
Penso seriamente sia utile a mantenere un certo equilibrio,
equilibrio che anche un soffio
o un semplice "Ciao" può distruggere.
Avete ragione, mi sto spudoratamente nascondendo
dietro il bianco del silenzio.
Perchè le parole fanno male
invece se si tace
si è liberi di dare centinaia e centinaia d'interpretazioni
a quei sorrisi involontari,
a quegli sguardi lanciati di sfuggita,
alle mani che s'intrecciano...
T'inganna.
E io mi lascio ingannare.
Ma non troppo,
altrimenti,
come tutte le cose,
crea assuefazione,
ne vogliamo sempre di più.
Ed è sbagliato, non è più buono, non aiuta.


Mettiamola cosi: è una pausa.
Breve, semibreve, semiminima... Lo decidiamo noi.
Però c'è e serve a riprendere il fiato.
A schiarirsi le idee...
Magari anche a sbirciare che c'è dopo.




Per adesso posiamo l'archetto... rilassiamo le dita... respiriamo a pieni polmoni.
Quando sarà il momento, non ci faremo trovare impreparati.
Noi ci saremo.


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