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Visualizzazione dei post da 2016

Sto cambiando pelle

La vedo: la luce alla fine del tunnel, la boa all'orizzonte, l'oasi nel deserto. Finalmente vedo la fine di questo percorso, un ciclo lungo e doloroso che sta per chiudersi. A tre mesi dalla laurea, tutto inizia a farsi più nitido. Solo due mesi fa ero così confusa e spaventata, volevo fare mille cose insieme: l'ultimo esame, trovare lavoro, scrivere la tesi, cercare casa nuova.  Ho capito che stavo sbagliando metodo solo dopo aver avuto un crollo di nervi. Mi sentivo fragile, indecisa e pronta a mollare tutto. Non era da me. Non ero io. Ho capito che tutti i grandi percorsi della storia sono iniziati con un piccolo, solo passo in avanti: non con dei salti nel vuoto, non correndo disperatamente verso non si sa cosa...  Solo un passo. Così ho concluso la mia carriera universitaria, consapevole di aver fatto la scelta sbagliata, di aver dedicato due anni a qualcosa che non mi piaceva affatto, ma che ormai costituiva il passato, era inutile starci troppo male.

Is this love?

Ancora una volta, io, la Carrie Bradshaw barese, sono stata delusa dall'amore. La tecnologia fa sembrare tutto facile, scorrevole, in tempo reale. Se mi contatta, gli piaccio. Se non mi risponde, non mi vuole sentire. Uno ci mette un po' a capire le regole del gioco, delle spunte, dei visualizzato, ma alla fine ci arrivi. Sento un tale, o meglio lui rispunta dopo mesi. Si è trasferito in una città che amo e che nemmeno questo sgradevole episodio mi ha fatto odiare: FIRENZE. Bene, si rifà vivo, io sinceramente sono titubante ... (perché dopo 6 mesi? perchè a chilometri di distanza?) Decido, dopo alcune settimane di messaggini e messaggetti di andare a trovarlo. Rischiosissimo, starete pensando. Effettivamente avevo un piano B, o meglio, lui era il mio piano B, il piano A prevedeva la ricerca (inconcludente) di lavoro in quella zona. Non la porto per le lunghe: gli dico che sono in città, che riparto la sera stessa e lui mi dice di aver già preso impegni e che l'

La libertà di parola

Da qualche giorno sono particolarmente pensierosa. Sicuramente influenzata dagli eventi che stanno toccando in modo più o meno violento il mondo intero, mi preoccupa come tutto ciò venga trattato e gestito dai media, dai politici che dovrebbero fare qualcosa di concreto e non solo dare condoglianze, da noi, esperti d'ignoranza. Mi chiedo cosa sia meglio fare... Ignorare? Parlare d'altro? Gridare? Protestare? A nessuno piace sentire ogni giorno di morti, attentati, paura, catastrofi, d'altro canto c'è chi, lontano dalla nostra realtà, vive questo mondo funereo da sempre. Senza commentare. Senza gridare. Nel silenzio rotto dal pianto. Bene anch'io preferisco restare in silenzio, per rispetto, perché non so cosa sta succedendo, perché il dolore merita silenzio e non frasi fatte e vuote. Bisognerebbe tutelare la libertà di silenzio più che di parola in questi giorni. Invece no, i media non fanno che spingerci a commentare, a dire la no

Goodbye Prince

Un sabato uggioso copre Bari, non sono di molte parole stamattina. Voglio solo dedicare qualche minuto del mio tempo ad omaggiare una figura, un personaggio, che è stato protagonista insieme a tanti altri Miti, della passione che ha accompagnato la mia crescita: la danza. Non basta una sola hit per descriverlo. Non basta un solo outfit per caratterizzarlo. Per me resterai sempre il solo, l'unico Principe.

La dai via?

Post polemico. Mi è capitato di leggere, nello scroll della bacheca di Facebook, un meme che recitava: "Quando lei la dà via come il pane,  ma tu sei celiaco..." [...] Premesso che a toccare il fondo non ci voglia niente, questa veramente mi ha lasciato interdetta. E poi incazzata. Ci ho pensato su, cercando di calmare le urla nella mia testa. Ok è una battuta e io non ho senso dell'umorismo ma mi chiedo... Quando è giusto darla via ? Chi lo decide? Qual è il contrario di darla via? Tenersela ? Proviamo a rispondere con ordine. 1. Non credo sia una questione di etica sinceramente. Ovunque il mondo ci dice di aspettare, di non vendersi al primo bel faccino, di tirarcela in poche parole. Certo, è sbagliato considerare le nostre parti basse come l'ultimo vestito a saldo taglia M di H&M, ma non bisogna nemmeno fare voto di castità alla Lady Marian! La verità è sempre nel mezzo ... letteralmente! La carne è carne, anche se magari sarebbe

Welcome Spring!

Il primo fra tutti ad accorgersi del cambiamento è sicuramente l' olfatto , abile nel catturare l'odore della pioggia, misto fra terreno e foglie bagnate,  poi segue a ruota l' udito , con i primi cinguettii degli stormi in volo, poi la vista di un arcobaleno, dei primi raggi di sole dopo la bufera, spacca il cielo. E poi c'è il mio mal di testa, che mi ricorda che sono metereopatica e che questa stagione per me è straziante. Ecco, questa è la primavera! Però alla fine dei conti non posso lamentarmi perchè mi basta vedere un albero in fiore  per sciogliermi come un budino. Sono un'inguaribile romantica. Passerei ore in spiaggia, ad occhi chiusi, ad ascoltare i racconti del mare. Ho sempre pensato di essere molto fortunata a vivere in una città di mare. E' uno di quei privilegi di cui ti rendi conto solo quando sei un po' più grande e malinconico, quando smetti di concentrarti sulla sabbia nelle mutande e sulla lotta a

Be my Valentine!

Buongiorno e buon San Valentino ! Ma come, una cinica come me dedica un post alla festa degli innamorati? Infatti è così... O meglio, state a vedere... Qualche giorno fa, fra spam e post su #Sanremo2016 , leggo un post dedicato ai 10 baci  più belli della storia dell'arte mondiale. Ovviamente fra gli altri non poteva mancare uno dei più famosi e, dal mio punto di vista, più affettuosi baci mai dipinti: il Bacio di Klimt. Bellissimo, dolce, appassionato. Mi ricorda una foto con il mio ex. No davvero! Nella foto eravamo felicemente fidanzati ( da un mese, capirai N.d.A.) e mentre io mi ero rivolta verso la fotocamera, pronta nel mio bel sorriso plastico , ecco che lui mi prende il volto, così, proprio come nel quadro, e mi bacia calorosamente. Un gesto molto spontaneo e delicato al tempo stesso. Ma, ma... Non sono qui per proporvi i migliori baci della mia vita, al contrario! Da brava streghetta, voglio allietarvi con i 5 baci peggiori che io abbia mai ricevuto

Meglio sole

"Perchè è importante bastare a se stesse" Così Ivana Castoldi intitola la copertina del libro che proprio qualche giorno fa, in occasione del mio compleanno, mi è stato regalato da una mia cara amica. Lo ammetto... Il regalo era azzeccato, ma sin dalle prime pagine ho pensato: "Una raccolta di frasi fatte per motivare donne frustrate e innamorate del ricordo dell'ex, fantastico." No, non sono qui per smentire questo mio pensiero, né per dare un giudizio personale sul libro. Sono qui per raccontarvi cosa significa per me ESSERE SOLE. Come nel mio stile, da brava linguista, vediamo anzitutto come l'enciclopedia Treccani definisce questo stato. Cito: solitùdine  s. f. [dal lat.  solitudo -di  nis , der. di   solus   «solo»].  1.  La condizione, lo stato di chi è solo, come situazione passeggera o duratura:  amare ,  desiderare ,  cercare ,  fuggire ,  temere la s. ; sentire desiderio di s. ,  di un po’ di s. ;  beata la s. ,  f